Il nuovo mix energetico può trasformare la mobilità, soprattutto a livello aziendale

Mix energetico changemobility

Il nuovo mix energetico può trasformare la mobilità, soprattutto a livello aziendale

Tempo lettura stimato: 4 min

L’energia illumina, riscalda e raffredda case e imprese. Permette a un Paese di crescere, svilupparsi e migliorare la qualità di vita dei cittadini. L’utilizzo di energia va di pari passo con l’attività economica: permette di trasportare e collegare persone e merci, alimenta i processi industriali. 

Le imprese si trovano oggi davanti a una sfida: non perdere competitività utilizzando però minori risorse energetiche e riducendo il proprio impatto ambientale. 

Questo obiettivo ambizioso richiede un cambiamento del modo in cui l’energia viene prodotta, distribuita e utilizzata, anche nella gestione delle flotte aziendali. 

Il percorso che guida al progressivo abbandono dei carburanti tradizionali e la transizione verso un’alimentazione ad energia rinnovabile appare ormai evidente e ben tracciato. L’Italia, tramite il PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima), prevede di raggiungere nel settore dei trasporti una quota di energie rinnovabili pari al 22% del totale entro il 2030.

I biocarburanti copriranno una buona fetta di mercato, mentre l’energia elettrica rinnovabile rappresenterà il 12% del totale “sostenibile” e il 2.60% del mix energetico complessivo riferito al settore della mobilità. tabella mix energetico change mobility

Grazie alla combinazione di tendenze e necessità, tanto sul lato dell’offerta quanto in quello della domanda, le energie rinnovabili stanno diventando estremamente competitive rispetto alle fonti di energia “tradizionali”. Ciò sta avvenendo grazie a quattro fattori:

  • Convenienza economica 
  • Stabilità dei costi di produzione
  • Sviluppo di nuove tecnologie che ne aumentano il vantaggio competitivo
  • Attenzione del consumatore finale rispetto al tema della sostenibilità

Oltre a contribuire nell’ambiziosa sfida per la riduzione globale delle emissioni, la transizione verso un nuovo mix energetico – delineata più volte da Gianluca Barabino, fondatore e CEO di Ecoprogram Group, può contribuire a migliorare le performance finanziarie delle aziende, diminuendone i costi operativi. Grazie ad alcuni evidenti vantaggi, l’integrazione di veicoli elettrici nella flotta appare ormai una scelta obbligata per non perdere competitività e attrattività sul mercato.

Riduzione significativa dei costi del carburante

L’integrazione di veicoli elettrici nella flotta aziendale consente un immediato risparmio sui costi del carburante rispetto alla controparte a combustibile fossile. Si stima che un veicolo alimentato ad elettricità riduca i costi del 70%, tra costo del carburante e manutenzione, rispetto a un motore a combustione interna di pari prestazioni. 

Buon chilometraggio per carica

La maggior parte dei nuovi veicoli elettrici sul mercato ha un’autonomia di almeno 300 km, una distanza più che sufficiente per sostenere le esigenze di buona parte delle flotte.

Maggiore attrattività

La sostituzione del parco auto tradizionale con veicoli elettrici restituisce l’immagine di un’azienda orientata al futuro, tecnologica e interessata alle tematiche ambientali. 

Ricarica e manutenzione programmata

Grazie all’adozione di programmi di gestione della flotta sarà possibile stabilire programmi di ricarica dei veicoli, massimizzandone l’efficienza e riducendo i tempi di inattività dei veicoli. Come detto, l’adozione di veicoli elettrici offre diversi vantaggi per le imprese, tuttavia esistono notevoli barriere tecniche, sociali ed economiche che limitano la diffusione di questa tipologia di veicoli. Ma nel mercato delle flotte aziendali ci sono già esempi di eccellenza come Ecoprogram Flotte che propone servizi per case automobilistiche, società di noleggio e commercianti d’auto.

Costi

I costi iniziali dei veicoli elettrici sono ancora significativamente alti, anche se grazie agli incentivi statali è possibile ridurre questa voce di spesa. I produttori prevedono che entro il 2025 verrà raggiunta la parità dei costi rispetto ai veicoli tradizionali e in particolare stanno lavorando per ridurre gli oneri relativi alle batterie.

La gamma

La distanza percorribile senza ricarica è una delle principali barriere che limitano l’adozione di veicoli elettrici in flotta. Le case automobilistiche stanno intervenendo per aumentare il chilometraggio soprattutto dei veicoli pesanti.

Le infrastrutture

Un altro fattore che ostacola l’espandersi di questa tipologia di veicoli è l’ancora scarsa diffusione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli nei tratti extraurbani. La possibilità di ricaricare agevolmente i mezzi ovunque ci si trovi, meglio se rapidamente, è un requisito essenziale per le aziende. 

La mobilità elettrica, quindi, può portare a notevoli benefici in termini di risparmio di carburante e di emissioni, ma al costo di una maggiore complessità del sistema, e introduce così ulteriori sfide. Concentrandosi sulla gestione dell’energia a bordo, volta a minimizzare i consumi, la disponibilità di informazioni (dai cicli di guida, allo stato della batteria, ecc.) gioca un ruolo chiave nell’ottimizzare l’utilizzo di energia. La capacità di gestire correttamente tali dati rappresenta una forza trainante per l’integrazione degli ITS (Intelligent Transport Systems) nei veicoli e l’adozione di software di gestione della flotta.

Per noi il domani è Adesso.

Gianluca Barabino AD Ecoprogram Group